Primo Raduno delle famiglie – Tolè 2019
Il 16 e il 17 novembre 2019 alcune famiglie di Aut Aut Modena, hanno trascorso due giorni insieme per conoscersi meglio e condividere le proprie esperienze, attraverso attività di svago, laboratori e incontri.
Il Villaggio Senza Barriere Pastor Angelicus si trova a Tolè (http://www.simpatiaeamicizia.it), sulle colline bolognesi. Nasce dall’idea di Don Mario Campidori di creare un luogo in cui la condizione di disabilità si possa accogliere e condividere, per trarne lezioni di vita fonte di crescita reciproca. Ed è stato proprio così, ci siamo sentiti accolti, compresi. Nel condividere le nostre fatiche e le nostre speranze, nel mangiare, ballare, ridere insieme, abbiamo potuto fare nuove amicizie e arricchirci gli uni con gli altri.
Sabato all’arrivo delle prime famiglie, un momento di accoglienza, poi una breve passeggiata verso il paese e pranzo a base di tortelloni! Dopo pranzo, giunte le altre famiglie, abbiamo partecipato al laboratorio di Paola Ducci (attrice) amica di Aut Aut, che ci ha fatto lavorare sul conoscerci e metterci in relazione fra di noi, facendoci riflettere su cosa significa essere un’associazione. Al laboratorio erano presenti anche alcuni dei nostri figli, mentre un altro gruppo è rimasto nella sala caffè insieme a Davide, un amico volontario della parrocchia di San Paolo che ha intrattenuto i ragazzi mentre noi genitori eravamo impegnati nelle attività proposte. Dopo cena musica e balli sfrenati in salone, presente anche un altro gruppo di ragazzi autistici di Bologna che trascorrevano al villaggio un “week-end di autonomia”, accompagnati dai loro educatori. È stato bello conoscere anche loro!
Domenica le ultime famiglie si sono unite al gruppo, e anche Davide è stato raggiunto da altri valorosi aiutanti: Jessica Garuti, Luca e Jessica Pignatti, che hanno allestito un laboratorio di pittura per i ragazzi. Nel frattempo noi genitori eravamo in cerchio nel salone con Katia Tonnini, che da Ravenna ci ha raggiunto per aiutarci a riflettere sul nostro ruolo di genitori. Poi, dopo il pranzo finale, un incontro insieme alla Comunità dell’Assunta (nata attorno a Don Mario Campidori, fondatore del villaggio) che ha voluto conoscerci meglio e raccontarci l’esperienza del Villaggio Senza Barriere, invitandoci a tornare presto a trovarli, magari col sole…
Siamo stati tutti molto bene, anche i nostri figli, che si sono sentiti a proprio agio in un posto nuovo e con persone nuove e nuove attività.
Ce n’era bisogno!
È andata bene! …da ripetere!